martedì 30 marzo 2010

Commento di Giuliano


Il nostro sembra un mondo affollato da oscure sette malvagie che distruggono la vita di inconsapevoli vittime a cui hanno fatto il lavaggio del cervello: e la prossima vittima potresti essere tu. 
Questo, in sintesi, è il preoccupante scenario che ci viene presentato dagli organi di informazione e dai vari Telefono-Anti-Qualcosa che si occupano di abusi psicologici. Si tratta di una descrizione eccessivamente semplificata di una realtà che al contrario è oltremodo sfaccettata.

Il demerito di questo scenario sta nel fatto che creare allarmismo non aiuta a risolvere il problema ma crea confusione perchè assegnare l’infamante marchio di “psico-setta” difficilmente aiuta le vittime di abusi veri e, sicuramente, ne crea di nuove.

A fare un po’ di chiarezza su questo mondo tenebroso, affrontando argomenti quasi esoterici  come il lavaggio del cervello, la definizione di "setta" (satanica o meno), il perché dell’affiliazione, come aiutare le vittime di culti distruttivi, è il recente “Nuove religioni e sette”, di Raffaella di Marzio, Edizioni Magi.

Affrontando l’argomento con rigore accademico, la Di Marzio fa piazza pulita di improbabili luoghi comuni e di vecchi cliché tanto cari ai professionisti dell’anti-settarismo militante, con una esposizione semplice comprensibile a tutti – merito, questo, non secondario.

 
Giuliano

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